Craniosacrale e i mondi implicito ed esplicito secondo Bohm

armonia interiore

Esploriamo il legame tra la Craniosacrale e le idee di Bohm, sottolineando come il lavoro con i ritmi craniosacrali permetta di accedere a un livello più profondo dell’esistenza.

La terapia Craniosacrale è una pratica olistica che si basa sul concetto di connessione tra mente e corpo, mirando a riequilibrare e promuovere il benessere complessivo attraverso il sistema nervoso. Questa disciplina si interseca in modo affascinante con le teorie del fisico David Bohm riguardo ai mondi implicito ed esplicito, offrendo una prospettiva profonda sulla natura della realtà e della guarigione.

Il mondo implicito ed esplicito di David Bohm
David Bohm, uno dei più influenti fisici del XX secolo, ha proposto una visione della realtà basata su due ordini: l’ordine implicito e l’ordine esplicito. Secondo Bohm, l’ordine esplicito è il mondo fenomenico che percepiamo quotidianamente, fatto di oggetti ed eventi distinti. Al contrario, l’ordine implicito è una dimensione più profonda e interconnessa, dove tutte le cose sono collegate in un tutto indivisibile.
Questa dualità non è una separazione, ma piuttosto un continuum dove l’ordine implicito è il substrato nascosto da cui emerge l’ordine esplicito. La realtà che sperimentiamo è quindi solo una manifestazione di un tessuto più profondo e complesso.

La Craniosacrale e l’ordine implicito
La Craniosacrale, sviluppata inizialmente da William Sutherland e successivamente approfondita da figure come Franklyn Sills, si basa sull’ascolto e la percezione dei ritmi sottili del corpo. L’operatore utilizza un tocco delicato per percepire e facilitare l’espressione del “Respiro della Vita”, un movimento ritmico che si ritiene sia il riflesso delle forze vitali profonde dell’individuo.
Franklyn Sills ha esplorato il legame tra la Craniosacrale e le idee di Bohm, sottolineando come il lavoro con i ritmi craniosacrali permetta di accedere a un livello più profondo dell’esistenza, simile all’ordine implicito di Bohm. Ad esempio, Sills afferma: “Quando ci sintonizziamo con i ritmi profondi del corpo, entriamo in una dimensione dove il tempo e lo spazio si dissolvono, rivelando l’interconnessione fondamentale di tutta la vita.” In questo contesto, il corpo non è visto solo come una macchina biologica, ma come un campo energetico dinamico in costante interazione con l’ordine implicito.

L’interconnessione tra mente e corpo
Nella prospettiva Craniosacrale, il corpo e la mente non sono entità separate. La salute fisica è strettamente connessa allo stato mentale ed emotivo, e la guarigione avviene non solo a livello fisico, ma anche attraverso il riconoscimento e l’integrazione delle esperienze emozionali profonde. Questo rispecchia l’idea di Bohm che l’ordine implicito sia la fonte da cui emerge l’esperienza esplicita, inclusi i processi di guarigione. Secondo questa visione, la guarigione non è semplicemente un evento fisico o mentale, ma un processo che coinvolge l’intero essere, attingendo a una saggezza profonda e universale. L’ordine implicito rappresenta un serbatoio di potenzialità e informazioni fondamentali, che possono essere attivate durante il processo di guarigione, permettendo una trasformazione che abbraccia corpo, mente e anima.

Conclusione
La combinazione delle teorie di Bohm con la pratica della Craniosacrale offre una visione unica e profonda della guarigione e del benessere. Esplorare l’ordine implicito attraverso il lavoro Craniosacrale permette di accedere a una dimensione più profonda della nostra esistenza, facilitando un processo di guarigione che coinvolge l’intera persona, interezza corpo-mente-anima, in armonia con le forze vitali universali.
In questo contesto si inserisce anche il concetto di spiritualità laica, intesa come una dimensione di connessione profonda e personale con sé stessi e l’universo, che non necessita di una cornice religiosa. Nel percorso Craniosacrale, questa spiritualità si manifesta attraverso l’esperienza di unità e armonia tra mente e corpo, facilitando una maggiore consapevolezza e integrazione delle proprie esperienze interiori.

Nella mia esperienza

Ciò che viene chiamato mondo sottile o spirituale è qualcosa di accessibile e compresente nella quotidianità di tutti, semplicemente perché è la realtà stessa dell’esistenza. Siamo costantemente guidati e sostenuti dal Respiro della Vita, e le descrizioni di Bohm e Sills lo rendono ancora più chiaro: siamo la manifestazione di un continuum unico, che si esplicita in quella che definiamo realtà tangibile. È un tutt’uno.
Accedendo alla Quiete, riceviamo informazioni di ordine implicito che ci riorganizzano spontaneamente nella direzione del massimo beneficio e miglior equilibrio possibile nel qui e ora (esplicito). Viene “portata a galla” un’informazione di matrice, dall’assenza di tempo e spazio, ad un piano in cui il tempo e lo spazio esistono e si organizzano in modo lineare. L’anima è il ponte tra queste due funzioni, implicito ed esplicito, della stessa unità.Nella mia esperienza, spesso incontro queste informazioni sotto forma di entità angeliche, guide o anime. Ritengo che sia il modo in cui il mio cervello elabora e dà forma a queste informazioni di matrice originaria, rendendole accettabili e intelligibili per me e in ultima analisi trasmissibili anche verbalmente alla persona che sta ricevendo la sessione. In questo caso svolgo una sorta di ruolo di traduttore per queste informazioni, che la persona sta già ricevendo attraverso il corpo e che stanno lavorando per il suo massimo bene.
Penso che questo accada a tutte le “persone ponte”, ovvero coloro che riescono a percepire e facilitare il passaggio di queste informazioni per il beneficio delle persone che si rivolgono a loro, come gli sciamani, ad esempio.

In definitiva, la Biodinamica Craniosacrale non è solo un mezzo per alleviare il disagio fisico, ma un viaggio profondo verso la connessione con il nostro essere più autentico. Essa ci invita a esplorare il continuum tra l’implicito e l’esplicito, tra il visibile e l’invisibile, permettendoci di riconoscere e integrare le parti più profonde di noi stessi. Questo processo di integrazione può portare a una vita più equilibrata e consapevole, più gioiosa.

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